martedì 17 agosto 2010
Pink Floyd - High Hopes (video)
Non mi sembra di esagerare se considero i testi dei Pink Floyd come dei veri e propri saggi filosofici. Alcune loro canzoni, come questa che vi propongo, sono vere e proprie gemme condensate di dubbi, questioni e riflessioni esistenziali. La ragione per cui vi propongo "High Hopes" e non altri brani più famosi è racchiusa nell'enigmaticità di questo video che, se accompagnato da un'analisi del testo, diventa più chiaro ed esplicativo. Qui di seguito il testo tradotto (i miei commenti/riferimenti/integrazioni sono nelle parentesi quadre):
- Grandi Speranze -
Oltre l’orizzonte del luogo
in cui abbiamo vissuto da giovani,
in un mondo di magneti e miracoli,
i nostri pensieri vagavano costantemente e senza confini
[al min. 1:19 compaiono degli uomini che corrono lungo un orizzonte che, presumibilmente, è quello della loro vita, lasciandosi dietro una lunga scia (di sogni? di speranze? di illusioni?)]
il suono della campana della discordia era iniziato
[potrebbe trattarsi dell'altra faccia della medaglia del progresso della civiltà, ovvero la discordia, l'egoismo, le reciproche violenze e le sopraffazioni quotidiane]
per la lunga strada e giù dalla strada rialzata
s'incontreranno ancora lì, vicino al taglio?
c’era una banda discontinua che seguiva i nostri passi
correndo prima che il tempo portasse via i nostri sogni
lasciando la miriade di piccole creature
a cercare di incatenarci al suolo
ad una vita consumata da un lento decadimento.
[min 1.44: le piccole creature, ovvero gli uomini sui trampoli e con le 24ore, si credono ed appaiono alti, immortali, onnipotenti, mentre invece sono destinati all'inesorabile deterioramento fisico ed intellettuale imposto dalla nostra natura e ancor più accentuato ritmo imposto dalla civiltà, con tutto il suo carico di obblighi, doveri e privazioni]
l'erba era più verde,
la luce era più brillante,
eravamo circondati di amici
la notte era un prodigio
cercando oltre le braci di ponti lucenti dietro di noi
fino ad uno sguardo di come fosse verde sull’altra sponda
passi fatti in avanti ma camminando nel sonno di nuovo indietro
trascinati dalla forza di una marea interiore.
[min. 2.26: degli uomini, sonnambuli, camminano all'indietro fino a toccarsi e abbracciarsi. I passi fatti in avanti potrebbero alludere ai progressi della civiltà che però spesso ci fa regredire, obnubilandoci con le sue promesse e facendoci dimenticare la nostra essenza di esseri finiti, miserandi e bisognosi di aiutarci a vicenda]
ad una maggiore altezza con bandiere spiegate
abbiamo raggiunto le gelide cime di quel mondo sognato
[min 2.40: degli uomini spiegano delle bandiere al vento: potrebbe essere un'allusione ai disastri e alle stragi compiute in nome della "patria", come le guerre sante, o le guerre "civilizzatrici", oppure ancora le odierne "missioni di pace". Non a caso, dopo poco le bandiere scompaiono e ne rimane soltanto una, grande e nera]
per sempre oppressi da desiderio e ambizione
c'e' una fame non ancora soddisfatta
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte
sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte
[min 3.40: compaiono degli uomini al tramonto, carichi di pesi come dei muli. Da una scena del genere non può che trasparire insofferenza e oppressione. La stessa insofferenza e oppressione che proviamo quando ci accorgiamo di vivere la maggior parte del nostro tempo come degli schiavi, inconsapevoli di esserlo perchè accecati dal desiderio di avere sempre di più. Tuttavia, anche se riuscissimo a possedere tutto, qualcosa continuerà a mancarci. Cosa abbiamo perduto per strada e non riusciamo più trovare?]
l'erba era più verde,
la luce era più brillante,
eravamo circondati di amici
la notte era un prodigio
eravamo circondati di amici
l'alba si vaporizzava incandescente
l’acqua scorreva
nel fiume senza fine
per sempre e sempre
[min. 4.00: ecco cosa abbiamo perso, la semplicità, l'innocenza dei primi anni della nostra esistenza. Non a caso si vedono scene di bambini che lasciano volare dei palloni per aria, un peluche gettato dalla finestra, un uomo asservito da una ruota per farla girare all'infinito, l'uomo dell'inizio del video che libera da un'automobile quegli stessi palloni abbandonati che si riversano lungo strade, ponti, portici di chiese, carceri: tutti prodotti e simboli del progresso, della spiritualità e delle autoprivazioni a cui l'uomo si è dovuto sottomettere per diventare quello che è adesso. Ma ne è davvero valsa la pena? O forse non è stata tutta un'illusione, come lo è quella provocataci da quegli uomini che, alla fine del video, sembrano trasportare una statua pesantissima e che invece si rivela insulsa e vuota, ma non per questo meno pesante, così come lo può essere la consapevolezza di un fallimento o del fardello portato sulle spalle dagli uomini-schiavi mentre tramonta il sole della loro civiltà?]
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secondo me ci sono riferimenti al mito della caverna di platone
RispondiEliminaUn appunto:
RispondiEliminaThe Division Bell non è come hai scritto la "campana della discordia", ma una campana vera e propria che viene suonata nel parlamento inglese per annunciare una votazione imminente.
"The ring of the division bell had begun" (omettendo la scontata traduzione letterale) sta per: "era arrivata l'ora di prendere una decisione", così come il parlamentare deve, al suono della division (votazione) bell, recarsi alla camera e votare appunto, cioè prendere una decisione, schierarsi.
Un saluto a te e a Reggio
Domenico
esatto Domenico la "division bell" è la campana del parlamento inglese...
EliminaPaolo
Ciao!! Questo è uno dei miei pezzi preferiti, che tra l'altro si lega a momenti importanti ed emozionanti della mia adolescenza ("with friends surrounded, the nights of wonder" è un'emozione che ho avuto la fortuna di vivere realmente, e ancora mi càpita di viverla...). La mia traduzione, però è leggermente diversa. E anche il significato che ne consegue. A mio parere non si tratta di una riflessione sulle "magnifiche sorti e progressive" dell'umanità, ma sulla vita stessa di una persona. Da giovane, ciascuno di noi ha una maggiore predisposizione a vivere le emozioni, a sognare in grande. Con l'andar del tempo, in molti questa vena si "prosciuga" e diventano "piccole creature, consumate da un lento decadimento". Chi invece non si accontenta, coltiva ancora sogni, desideri, "alte speranze", allora raggiunge davvero altezze vertiginose. Ecco la mia traduzione:
RispondiEliminaOltre l'orizzonte del luogo in cui vivevamo quando eravamo giovani,
RispondiEliminain un mondo di magneti e miracoli,
i nostri pensieri si allargavano costantemente e senza confini,
il suono della Division Bell (*ottima la spiegazione di Domenico) era iniziato
Lungo la Long Road (*probabilmente è il nome della via) e lassù sulla via panoramica, essi si riincontravano ancora vicino al Taglio (*questo mi è oscuro...forse la linea dell'orizzonte? Forse un riferimento all'album "The final cut"?)
C'era un drappo stracciato che seguiva le nostre orme, correndo prima che il tempo portasse via i nostri sogni. Lasciando la miriade di piccole creature che ci incatenavano al terreno, ad una vita consumata da un lento decadimento (*si riferisce a tutte le convenzioni sociali e i miti di carrierismo, propri dell'età adulta, che impediscono di sognare e di "volare alto")
Il prato era più verde, la luce più brillante
circondati da amici, le notti delle meraviglie
(*descrive le emozioni vissute da giovani, quando le sensazioni erano più forti)
Guardando oltre le ceneri di ponti che bruciano dietro di noi, un'occhiata per vedere quanto verde era dall'altra parte (*i "ponti che bruciano" si riferiscono a situazioni in cui non è più possibile tornare indietro, per l'età o per le scelte fatte)
Passi fatti in avanti, ma tornando indietro da sonnambuli, trascinati dalla forza di qualche marea interna (*qui descrive come, nonostante la vita ci spinga in avanti, una "marea", un desisderio profondo interiore ci porti a voler recuperare la bellezza e la forza di quando eravamo giovani)
Ad un'altitudine ancora maggiore, con le bandiere spiegate,
abbiamo raggiunto le altezze vertiginose di quel mondo sognato (*qui esprime la soddisfazione di chi non si è lasciato incatenare, ha volato alto realizzando i propri sogni...un riferimento probabile all'epopea dei Pink Floyd. Le bandiere qui non sono simboli di patria, ma quasi degli strumenti per elevarsi ancoa più in alto...nel video più che bandiere sembrano kites per volare)
Soffocata per sempre da desiderio ed ambizione, c'è una fame ancora non soddisfatta,
i nostri stanchi occhi si allargano ancora sull'orizzonte, sebbene lungo questa strada cio siamo stati così tante volte (*qui è un riferimento al fatto che anche dopo aver raggiunto le più alte vette possibili, chi è abituato a sognare continuerà ad avere sogni, sebbene soffocati dall'età e da sentimenti più "meschini")
Il prato era più verde, la luce più brillante,
le notti delle meraviglie, circondati da amici
la foschia dell'alba che brilla, l'acqua che scorre,
il fiume senza fine, per sempre e sempre
(*questo ritornello per me è geniale. E' un accostamebnto quasi stridente tra una nostalgia struggente per una gioventù lontana e la consapevolezza che invece quelle sensazioni potenti non sono passate ma ci sono ancora, sempre e per sempre. In questo punto della canzone regolarmente mi commuovo come un pargoletto, e un'emozione misteriosa, a metà tra nostalgia e speranza, mi pervade...)
Spero di averti dato un contributo interessante. Un saluto e grazie per gli spunti di riflessione...
Angelo
Ciao Angelo, sono io che devo ringraziare te per il commento e per la tua bellissima interpretazione. A presto,
EliminaRaul
Traduzione emotivamente stupenda.. Ritornello finale si, da brividi. Grazie
EliminaTutte interessanti le chiavi di lettura. Quella che sento a me piu vicina e' quella di Angelo. Grazie a tutti.
RispondiEliminaGiulio
...e se si riferisse alla storia degli stessi Pink Floyd consapevoli di andare verso la separazione?
RispondiEliminaanche a questo, per quanta differenza ci sia stata specialmente tra Gilmour e Waters, entrambi hanno sofferto tantissimo di questa separazione, ma l'uomo col suo orgoglio e presunzione piuttosto di metterli da parte rovina e cade nell'autodistruzione, ci sono voluti decenni per ritrovare la pace tra i due, e questo vale anche per molti di noi.
EliminaNon so a me le campane ricordano la nascita (battesimo in chiesa) all'inizio, e alla fine della canzone la morte (funerale). Però è solo il mio cervello che le associa a questo ;)
RispondiEliminaHo scelto questo brano che amo,come sottofondo per la slide di fotoo del nostro concorso fotografico. E, immancabilmente, al ritornello mi sono scesi due lacrimoni...
RispondiEliminaStraordinario che questa Musica abbia 26 anni.
RispondiEliminaE che venga dopo altri quasi 30 anni di straordinaria Musica.
Mi ritrovo spesso ad ascoltare e ad emozionarmi con High Hope, ma anche con Echoes, o The great gig, o Shine, senza pensare che sono divise da oceani di anni. The endless river...
Paolo